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Scuola materna

Gli spazi aperti
Il giardino è punteggiato da elementi naturali, alberi cespugli, e artificiali, la casetta gioco, strategicamente collocati in modo da costruire percorsi lastricati di collegamento, e quindi di movimento nello spazio, allo scopo di stimolare nei bambini il gusto della scoperta e indurli a inventare storie e situazioni fantastiche di gioco.
La creazione di biotopi in miniatura, il boschetto planiziale con alberi e cespugli autoctoni, la vasca d’acqua/stagno animata da anfibi e insetti, il prato fiorito, intendono avvicinare i bambini a incuriosirsi nei confronti del Mondo Naturale, vegetale e animale, e a ritrovarne poi le tracce al di fuori della scuola, nella campagna circostante, che ancora conserva segni di carattere selvatico.”

Progetto sviluppato all’interno del Laboratorio di progettazione architettonica, Modulo B, promosso da A.N.A.B. (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica).

Dalla Relazione di progetto:


L’impianto geometrico dell’edificio

Dalla analisi del luogo e dalle riflessioni fatte sulla Istituzione scuola materna, sui suoi compiti, sulle persone, sul programma funzionale, sul contesto climatico, e infine sulla necessità di integrare l’edificio postale esistente, sono scaturite le scelte di carattere planimetrico e di conseguenza volumetrico che hanno orientato la scelta a favore di un impianto articolato.  Questo valorizza il rapporto fra lo spazio interno e lo spazio esterno, in particolar modo delle tre sezioni, che hanno l’aula all’aperto rivolta a sud e definita dalle pareti delle sezioni stesse, nella ricerca di una graduale mediazione spaziale e visiva fra l’interno della scuola e il giardino antistante.
Il giardino diviene il luogo delle esperienze e del rapporto con la natura, rappresentata dal prato, dagli alberi isolati e raggruppati, dalle siepi, dall’acqua, dal cielo, dal sole.
L’articolazione dell’impianto e il differente orientamento degli elementi/sezione che lo compongono traggono origine dalla presenza e dalla tensione di due giaciture principali: quella dell’ufficio postale e quella dell’asse nord-sud. Dal dialogo dei due diversi orientamenti nasce il disegno delle aule all’aperto, intese come intervallo fra interno ed esterno.

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